giovedì 4 novembre 2021

Sentieri naturalistici di Subit - Attimis

Periodo
1 maggio 2021

Luoghi visitati
Sentieri naturalistici di Subit

Su ogni sentiero ci sono cartelli che spiegano le varie piante

Itinerario
Dopo un inverno con il papà lontano e sempre rinchiusi a causa del Covid, abbiamo ricominciato a fare qualche gitarella, partiamo con la passeggiata in montagna.
Subit è una piccola frazione di Attimis, dove ci sono diversi sentieri naturalistici facili e interessanti.
Noi siamo arrivati verso le 10.30, abbiamo parcheggiato di fronte alla chiesa del paese e abbiamo cominciato con il sentiero delle erbe velenose, anche detto sentiero della Strega e segnalato con il colore blu.
Su tutto il sentiero sono segnalate le piante e le erbe spontanee velenose/tossiche che crescono nel bosco, con tanto di fotografie e piccola descrizione.


Pannelli esplicativi sui vari anelli

A un certo punto, quasi alla fine, si incrocia la strada che riporta al centro del paese, ma noi abbiamo deciso di proseguire sul sentiero delle erbe commestibili segnalato dal colore verde. Poco dopo aver preso la deviazione ci siamo fermati in uno spiazzo comodo per la sosta pranzo.
In questo tratto di sentiero i cartelli con le descrizioni sono più radi e si cammina molto in discesa, oltre che su un sentiero più stretto.
L'arrivo è al cimitero del paese, leggermente più in basso rispetto alla chiesa, e c'è anche un parco giochi dove ci siamo fermati una mezz'oretta prima di rientrare.

Impressioni
papà Elia è piaciuto: aver fatto la prima escursione fuori comune dopo tanto tempo, la passeggiata sul sentiero delle streghe perché c'erano tante info interessanti da imparare.
Non gli è piaciuto: il tratto del sentiero delle erbe commestibili perché non c'erano informazioni lungo il percorso.

mamma Eleonora è piaciuto: camminare nel bosco, stare in mezzo alla natura, mangiare il pranzo seduti per terra, camminare scalza appena siamo usciti dal sentiero del bosco e i sentieri molto ben segnalati.

A ognuno le proprie piante preferite!

Serena è piaciuto: essere andata nei boschi perché mi piacciono e perché ci sono tante piante, la fontana del paese perché l'acqua era gelida e l'ha dissetata, il viaggio di ritorno in macchina perché mi sono riposata e ho guardato il panorama.
Non le è piaciuto il mal di piedi.

Jacopo è piaciuto: andare nei boschi perché ho conosciuto le piante velenose, vedere il mare mentre eravamo nel bosco, vedere i murales lungo la strada tornando a casa, l'acqua fresca della fontana.

Lorenzo è piaciuto: andare per i boschi perché volevo vedere tutti i fiori delle piante e aver mangiato la pizza.

Tommaso è piaciuto: raccogliere i soffioni, mangiare il pranzo e giocare al parco giochi.
Non gli è piaciuto stare nel marsupio e camminare dove dicevamo noi.

mercoledì 3 novembre 2021

Pradis

Periodo
31 maggio 2021

Luoghi visitati
Grotte di Pradis, museo delle grotte di Pradis e fonte dell'acqua Pradis a Clauzetto

Ristoranti

Una bella immagine all'interno delle grotte

Itinerario
Serena da qualche weekend va ad arrampicare e noi con i tre maschietti facciamo qualche giro per scoprire i dintorni, questa domenica è stata la volta di Pradis.
Ci arriviamo in macchina da Anduins, dove c'è la palestra di arrampicata, in circa una mezz'oretta e andiamo diretti al parcheggio delle grotte, la principale attrazione nonché quella che ci ha portati qui,
L'ingresso alle grotte è veloce, non c'è quasi nessuno, partiamo facendo il giro per il ponte per poi addentrarci nella zone delle grotte vere e proprie. Gironzoliamo con Tommaso sulla schiena dappertutto e prima di uscire facciamo una sosta merendina veloce.
Dopo le grotte decidiamo di andare al museo, anche se ci dicono si debba prenotare un giorno prima. In realtà il museo è aperto, si può entrare senza prenotazione ed è a offerta libera. C'è solo una stanza, ma ci sono diversi reperti e la signora ci spiega parecchie cose.

Uno dei reperti più importanti del museo: lo scheletro dell'orso delle caverne

Usciti dal museo abbiamo ancora un po' di tempo prima di dover andare a recuperare Serena, così facciamo una lunga camminata su una strada asfaltata fino alla fonte dell'acqua Pradis, che però abbiamo visto dal cancello perché non c'era nessuno essendo domenica e non siamo entrati anche se la porta pedonale era aperta.
Prima di rientrare pranziamo nell'area picnic vicino al parcheggio e terminiamo con il gelato dell'agriturismo che si trova accanto.

Impressioni
papà Elia è piaciuto: il parco delle grotte, in particolare i vari sentierini, il gelato fatto con il latte bio e la camminata verso la fonte.
Non gli è piaciuto che la fonte fosse chiusa.

Sentiero iniziale delle grotte che porta a un piccolo bosco

mamma Eleonora è piaciuto: tutto il parco delle grotte, ben concepito e ben tenuto, la signora del museo molto disponibile, tutta l'area di Pradis con tavoli da picnic sparsi ovunque in un contesto naturale davvero bello.
Non le è piaciuto che non ci fossero informazioni sulla fonte dell'acqua Pradis, nessun cartello, se non quello per raggiungerla.

Serena è piaciuto: arrampicare :)

Jacopo è piaciuto: il museo che era pieno di reperti e ho scoperto una nuova cosa delle piume dei Neanderthal; le grotte, soprattutto quella con la chiesa e il corso del fiume che faceva lo scivolo d'acqua.

Il sentiero nel bosco prima delle grotte

Lorenzo è piaciuto: come faceva la cascata, tipo scivolo; le grotte, le ossa dell'orso, gli oggetti dei primitivi, la casa che era chiusa (N.d.R. la casa della fonte Pradis) e l'acqua.
Non gli è piaciuto che papà gli ha leccato il suo gelato.

Tommaso è piaciuto: correre nello spiazzo dove hanno ritrovato i reperti esposti al museo, camminare nel sentiero prima dell'orrido e il gelato.
Non gli è piaciuto stare nello zaino dentro la grotta della Madonna.

martedì 11 maggio 2021

Altipiano del Montasio

Periodo
28 giugno 2020

Luoghi visitati
Altipiano del Montasio

Ristoranti
Malga Montasio a Sella Nevea, Chiusaforte

Panorama dell'altipiano dal rifugio Giacomo di Brazzà

Itinerario

La gita fuori porta della giornata è l'altipiano del Montasio che dista un'oretta e mezza da casa nostra, sia che si decida di percorrere l'autostrada o la statale.
Siamo partiti con un po' troppa calma e quando arriviamo troviamo il parcheggio pieno e le macchine parcheggiate lungo la strada, ma siamo fortunati perché un escursionista sicuramente più serio di noi ha finito la sua camminata e se ne sta andando.
Il sole è forte quindi metto la crema al piccoletto e partiamo. Gironzoliamo sull'altipiano finché decidiamo di andare fino al rifugio Giacomo di Brazzà e sotto il sole non è poi questa facile passeggiata. Il piccoletto dorme quindi ci fermiamo giusto il tempo di bere un po' d'acqua, ammirare il panorama e  fare un paio di foto.

I sentieri sull'altipiano, tutti di facile percorrenza

Scendiamo attraverso dei sentierini che tagliano il sentiero principale e quindi decisamente più ripidi, mentre il papà che ha sulla schiena Tommaso, preferisce il sentiero principale. Incontriamo le mucche sul nostro cammino e le incontriamo talmente da vicino che Lorenzo si ritrova il suo berretto tutto mangiucchiato!
Arrivati a Malga Montasio proviamo a mangiare lì, ma è tutto pieno, quindi ci accontentiamo del menù take away che per 15€ ci da gnocchi al ragù, frico con polenta, bibita e dolcino; ne prendiamo 3 ed è perfetto per tutti.
Prima di andarcene facciamo tappa allo spaccio, dove compriamo formaggi di Malga per un esercito dopo una lunga coda con distanziamento covid e infine rientriamo felici al parcheggio.

Impressioni
papà Elia è piaciuto: la camminata tra pascoli e trincee, molto facile e piena di spunti interessanti, la mucca che annusava Lorenzo, mangiare in malga anche se abbiamo preso il menù d'asporto e comprare i formaggi allo spaccio.

mamma Eleonora è piaciuto: il colpo d'occhio su tutto l'altipiano, il buon cibo della malga, le mucche libere.
Non le è piaciuto rischiare di prendere l'insolazione!

I sentieri ripidi tagliano il percorso principale fino al rifugio

Serena è piaciuto: tutto l'altipiano che si vedeva dal rifugio, che Lorenzo è diventato l'amico delle mucche e il sentierino difficile che abbiamo fatto dal rifugio a giù.

Jacopo è piaciuto: quando siamo andati nel ristorante, la polenta, il formaggio, il cammino delle mucche e quando Lorenzo stava per essere mangiucchiato dalla mucca.

Lorenzo è piaciuto: il sentiero difficile e come dormiva Tommaso.

Tommaso è piaciuto: le mucche, il pranzo e dormire sulla schiena di papà.
Non gli è piaciuto prendere troppo sole.

Gli incontri sull'altipiano

giovedì 6 maggio 2021

Laghi di Fusine

Periodo
31 maggio 2020

Luoghi visitati
Laghi di Fusine

Il bel prato che si trova sul lago superiore all'inizio della camminata

Itinerario
Dopo l'uscita sul monte Matajur, decidiamo di bissare con un altro luogo molto popolare del Friuli che nemmeno mamma Eleonora aveva mai visitato: i laghi di Fusine. Stavolta però decidiamo di portarci il pranzo al sacco e mai scelta fu più azzeccata, in quanto abbiamo potuto decidere noi dove fermarci.
Parcheggiamo nell'unico spiazzo presente vicino al lago superiore e prendiamo il sentiero che costeggia i due laghi. Appena partiamo troviamo un bel serpentello che scappa veloce e non tutti ne sono contenti...
Camminiamo fino all'ora di pranzo seguendo il sentiero che solo in un punto ci trova in difficoltà perché o si passa sull'acqua o tra le sterpaglie. Siamo ormai nel lago inferiore e cerchiamo un posticino leggermente rialzato rispetto al lago dove consumiamo i nostri panini.
Finito il giro del lago inferiore si ritorna sulla strada, cerchiamo il collegamento tra i due laghi anche al ritorno, ma invano, così alla fine rientriamo al parcheggio seguendo la strada e solo l'ultimo pezzettino lo facciamo nel boschetto.
Vorremmo fare merenda al bar vicino al parcheggio, ma è pieno e quindi ci spostiamo con la macchina a Camporosso dove troviamo un bar per mangiare un gelato e bere un caffè per concludere la giornata.

Piccoli passaggi dove al genero tocca aiutare la suocera!

Impressioni
papà Elia è piaciuto: il percorso intorno al lago per i differenti punti caratteristici, vedere il serpente e il camioncino che vendeva formaggi sul piazzale del parcheggio.
Non gli è piaciuto che la cartellonistica sul sentiero fosse praticamente assente, spesso lasciando all'improvvisazione la scelta del percorso.

mamma Eleonora è piaciuto: i sentieri che costeggiavano i laghi, il bellissimo spiazzo che dava sulle montagne appena dopo il parcheggio, pranzare seduti sulle rocce.
Non le è piaciuto non trovare un sentiero che collegasse i due laghi e quindi dover rientrare al parcheggio dalla strada.

Gli scorci sui laghi danno sempre tanta soddisfazione

Serena è piaciuto: il primo lago e tutto intorno che c'erano gli alberi e i sentierini, i sentierini nei boschetti.
Non le è piaciuto vedere il serpente.

Jacopo è piaciuto: la camminata intorno ai due laghi perché il posto era bello, la salita vicino al secondo lago e vedere il serpente muoversi.

Lorenzo è piaciuto: un canard che stava sciando (N.d.R.una paperella che nuotava)

Tommaso è piaciuto: fare il picnic ed essere portato in giro.

Prima gita fuori porta post quarantena: il monte Matajur

Periodo
30 maggio 2020

Luoghi visitati
Monte Matajur

Ristoranti
Rifugio Pellizzo in località Montemaggiore, Savogn

La nostra meta: la chiesetta sulla vetta del monte Matajur

Itinerario
La prima gita fuori porta post Covid! Dopo 84 giorni finalmente usciamo di casa e iniziamo ad esplorare la regione della mamma, che con tutta probabilità ci ospiterà per i prossimi due anni almeno. Decidiamo di andare sul monte Matajur perché la via di fronte a casa è dedicata proprio a questo monte e vogliamo vedere se riusciamo a vederla dalla cima :D
Partiamo dopo colazione per arrivare al rifugio Pelizzo in meno di un'ora, parcheggiamo e cominciamo a salire verso la vetta. La chiesetta che si trova sulla vetta sembra vicina, ma la salita è comunque abbastanza ripida, soprattutto l'ultima parte.

Salendo salendo...

Arriviamo in cima dopo una tappa tetta per il piccolino e acqua per tutti gli altri. Moltissimi lì stanno consumando il pranzo al sacco, noi invece gironzoliamo, leggiamo le varie scritte che ci spiegano il luogo, visitiamo la chiesetta e poi scendiamo perché abbiamo prenotato al rifugio. Vogliamo goderci tutto quello che possiamo, dopo 84 giorni chiusi in casa!
La discesa è veloce, ma tutti siamo affamati e sembra lunghissima! Ci concediamo davvero un lauto pasto e con lo stomaco pieno rientriamo a casa davvero felici.

Impressioni
A papà Elia è piaciuto: moltissimo il panorama che si vede dalla sommità e le spiegazioni scritte sulla battaglia, pranzare nel rifugio anche se il menù non era niente di eccezionale.
Non gli è piaciuto che dal monte Matajur non si vedesse via monte Matajur!

A mamma Eleonora è piaciuto: la camminata in montagna, uscire tutti insieme dopo tanto tempo, gli gnocchi all'aglio orsino.

...qualcuno ha avuto un momento di difficoltà!

A Serena è piaciuto: la camminata perché si cambiava sempre direzione, la chiesetta e andare in Slovenia.

A Jacopo è piaciuto: la camminata perché era bello il panorama che si vedeva e quando siamo andati a mangiare perché mi piaceva quello che ho mangiato.

A Lorenzo è piaciuto: la chiesetta e quello che abbiamo mangiato.
Non gli è piaciuta la camminata perché ero stanco.

Tommaso è piaciuto: gli gnocchi con l'aglio orsino e sedersi sul prato in cima al monte.
Non gli è piaciuto tantissimo stare tanto tempo sulle spalle di papà.

La vetta è stata conquistata!

lunedì 27 luglio 2020

Itinerario in Baviera del nord a Capodanno

Il nostro primo viaggio in sei!
Non abbiamo raccolto le impressioni generali e ho inserito questo viaggio molto in ritardo anche se siamo stati bloccati in casa per mesi a causa del Covid-19, ma con quattro bambini in casa di cui uno neonato trovare momenti liberi è stato complicato!
A breve invece qualche gita fuori porta e il nostro tour estivo tutto italiano!

mercoledì 15 luglio 2020

Baviera del Nord a Capodanno: Nordlingen e Arnoldestein

Periodo
06-07 gennaio 2020

Città visitate
Nordlingen

Luoghi visitati
St.Georgs kirche e Krater museum a Nordlingen

Ristoranti
Landbackerei Ihle a Nordlingen e Ayinger brewery a Aying

Alloggi
Area sosta a pagameno a Nördlingen, 2 Kaiserwiese e parcheggio del centro sportivo a Arnoldestein, 14 Dobratschstraße


Poca neve e ghiacciata, ma le Alpi sono sempre uno spettacolo! Il nostro parcheggio notturno ad Arnoldestein

Itinerario
06/01 La colazione e la sveglia sono sempre fatte con calma, anche perché la mattina è piuttosto freddo per muoversi. Inoltre oggi è  festivo e non ci aspettiamo  di trovare granché aperto e infatti il paese è  piuttosto desolato.
Visitiamo la chiesa e poi cerchiamo il museo sul cratere, ma quando arriviamo sta chiudendo per pausa pranzo (orario invernale) che, quindi, andiamo a fare anche noi in una delle backerei aperte nella piazza della chiesa.
Dopo bretzel e krapfen ritorniamo al museo e ci facciamo una visita con calma prima di rientrare in camper.
Rientrando verso casa decidiamo di fermarci in un ristorante birrificio dove ci facciamo un'ultima mangiata tedesca prima di entrare in terra austriaca.

07/01 Papà durante la notte ha guidato fino al confine tra Austria e Italia dove poi abbiamo dormito. L'idea era di far giocare i bimbi con la neve, che però era davvero poca e ghiacciata. Abbiamo comunque fatto una bella camminata nel bosco, prima lungo la strada poi addentrandoci un po' in un sentierino.
Prima di rientrare definitivamente in Italia facciamo benzina e un altro po' di spesa al Billa.
Vacanza terminata, recuperiamo gatta e nonna e ci dirigiamo verso Roma.



La statua del baratto in centro a Nordlingen

Impressioni
A papà Elia è piaciuto: il museo perché c'era il pezzo di roccia lunare, Nordlingen per la struttura urbanistica, il ristorante per quello che abbiamo mangiato e la camminata nel bosco perché era carino il panorama.
Non gli è piaciuto che fosse tutto chiuso, non riuscire a visitare un birrificio, non essere andato a fare il giro di ronda sul campanile e che ci fosse poca neve.

A mamma Eleonora è piaciuto: il museo per gli argomenti trattati anche se fatto in modo un po' superficiale, il ristorante sia per il menù che per come era fatto e camminare nei boschi.
Non le è piaciuto che fosse tutto chiuso e la poca neve.

A Serena è piaciuto: la chiesa perché c'era la statua di San Giorgio che uccideva il drago e il presepe, il Rieskrater Museum perché c'era il video sullo schermo piccolo su come cadeva il meteorite e la scena dei dinosauri che stavano morendo, il ristorante per com'era fatto e i cristalli di ghiaccio.
Non le è piaciuto fare la passeggiata perché c'era troppo da camminare.

A Jacopo è piaciuto: la chiesa perché c'era la statua di quello che uccideva il serpente marino e il presepe, mangiare fuori per tutto quello che c'era, il museo perché ci faceva vedere il video del meteorite, il videogioco che tu dovevi metterlo come volevi, ma lo dovevi fare piano, da partenza ad arrivo, il video che mostrava dove sono caduti i meteoriti, la storia sulla sfida tra russi e americani, la statua del baratto, giocare nella neve e camminare nel bosco perché abbiamo fatto altri sentieri.
Non gli è piaciuto che non si poteva andare su nel campanile.

A Lorenzo è piaciuto: il museo perché abbiamo visto un video in italiano sul meteorite che cadeva, la città nera rotonda non sulla mappa (il modellino), la chiesa perché c'era il presepe col fuoco finto, giocare con la neve vicino al camper, ma non nel bosco, andare a fare la spesa e che alla fine del bosco c'era il ghiaccio.
Non gli è piaciuto fare i capricci nel bosco.


A Tommaso è piaciuto dormire sul bancone del ristorante, vedere il video sul meteorite e dormire in braccio a papà nel bosco.