domenica 28 ottobre 2018

Tour in camper tra Bosnia e Croazia: Dubrovnik e isola di Mljet

Periodo
21 agosto 2018

Città visitate
Dubrovnik



Luoghi visitati
Chiesa di sant'Ignazio di Loyola, chiesa di san Francesco

Ristoranti
Ristorante dell'autocamp Marina

Uno scorcio della piazza della Loggia nel centro storico di Dubrovnik

Alloggi
Autocamp Marina a Babino Polje (isola di Mljet)

Itinerario
Dopo aver svuotato le acque del camper, partiamo per Dubrovnik prima di aver fatto colazione pensando di avvantaggiarci; invece arriviamo in una città già stracolma di gente e di traffico. Parcheggi pochissimi per le macchine, figuriamoci per un camper di quasi 7 metri! Alla fine seguendo la mitica app Park4night, approdiamo al parcheggio a pagamento dell'ospedale (4 euro 8 ore) collegato al centro da due autobus, il numero 2 e il numero 9. 
Arriviamo in centro per le 10.30 fa molto caldo e c'è davvero moltissima gente. Gironzoliamo per il centro visitando i monumenti principali, poi compriamo qualche burek in panetteria e lo mangiamo seduti sui gradini di una viuzza dietro alla chiesa di San Francesco, proprio vicino al buco di una granata inesplosa entrata direttamente in chiesa.


Le bianche strade del centro storico di Dubrovnik

Dopo lo spuntino continuiamo a gironzolare, ma fa davvero troppo caldo quindi ci fermiamo in un bar per un gelato e un succo per poi avviarci mestamente a prendere l'autobus che ci riporta al parcheggio. 
La visita è stata più veloce del previsto e quindi stravolgiamo, ancora una volta, l'organizzazione del viaggio anticipando il traghetto per l'isola di Mlijet nel pomeriggio invece della sera, mentre i bambini dormono. 
L'isola è piccola e poco abitata, ci sono tre autocamp, ma solo uno ci accetta. Ci piazzano in uno spazio appena appena giusto tra gli ulivi e abbiamo pure il tempo di scendere nella caletta per un tuffo in un mare limpido, ma pieno di scogli, pesci e ricci di mare!
La risalita verso casa prepara lo stomaco per la cena casalinga nel ristorante dell'autocamp: pesce alla griglia per i grandi, carne per i piccoli, zuppa, pomodori in insalata con formaggio, dolce e frutta. 
Sazi e soddisfatti andiamo a dormire circondati dal silenzio.

Chiesa di sant'Ignazio di Loyola, che si raggiunge dopo aver salito una magnifica scalinata

Impressioni
A papà Elia è piaciuto: il centro storico di Dubrovnik, anche se stracarico di turisti; la cena all'autocamp di Mljet…una mangiata di buon pesce come si deve.
Non gli è piaciuto girare in cerca di un parcheggio a Dubrovnik dove tutto era vietato ai camper o carissimo.

A mamma Eleonora è piaciuto: la chiesa gesuita di sant'Ignazio di Loyola a Dubrovnik e la cena all'autocamp di Mljet.
Non le è piaciuto il gran caldo e non avere le scarpe adatte per fare il bagno (non tanto per gli scogli, ma per la quantità di ricci!).

A Serena è piaciuto: il mercatino dove ha assaggiato l'arancia candita di Dubrovnik, mangiare il gelato al bar, andare con la barca. 

Non le è piaciuta la salita e la discesa per il mare. 


A Jacopo è piaciuto: andare con la barca, la chiesa dove ha fatto le foto (la cattedrale), vedere i pesciolini in mare, il burek del pranzo. 

A Lorenzo è piaciuto: andare con l'autobus a Dubrovnik

Tour in camper tra Bosnia e Croazia: Kravice e Trebinje

Periodo
19 agosto 2018

Città visitate
Trebinje

Luoghi visitati

Ristoranti
Restoran Tarana Plus a Trebinje


Le cascate di Kravice già invase dai turisti

Alloggi
Parcheggio nel centro di Trebinje, vicino alla Cattedrale della Transfigurazione del Signore, gratuito durante i weekend


Itinerario
Mentre ancora tutti dormono ci spostiamo con il camper, facciamo acqua, bancomat e paghiamo, infine partiamo con direzione le cascate di Kravice.
Arriviamo presto, il parcheggio è vuoto, i negozietti e i bar chiusi, siamo pochi a scendere per il sentiero e quando siamo alle cascate possiamo scegliere il posto che più ci aggrada. Facciamo colazione seduti sull'asciugamano e poi ci godiamo il posto, semivuoto e silenzioso. L'idillio durerà poco e già verso le 11 tutta la zona sarà invasa. Restiamo fino a pranzo, mangiamo il nostro picnic e poi risaliamo con il trenino, anche quello a pagamento.

Il centro di Trebnje con la moschea che affaccia sulla piazza

Nel pomeriggio il clima ci farà saltare entrambe le gite: Pociteli per il troppo caldo (sono più di 35° e i bimbi dormono), mentre nella strada per Stolac c'è un temporale che ci costringe prima a fermarci in una stazione di servizio e dopo di saltare il giretto per il paese. 
Decidiamo quindi di raggiungere direttamente la meta del giorno successivo, Trebinje. La strada è tortuosa e i bimbi agitati,  ma la cittadina ci accoglie festante e viva. 
Parcheggiamo vicino al parco e girovaghiamo per cercare un ristorante, ma sembra che ci siano quasi solo bar. Alla fine decidiamo per uno super turistico nella città vecchia ai piedi della moschea e il conto non mancherà di ricordarlo. 
Rientrando al camper incrociamo la processione che finisce nella chiesa vicino al nostro camper e così assistiamo anche alla fine di una festa ortodossa!

Impressioni
A papà Elia è piaciuto: praticamente tutto. Dal paesaggio delle cascate di Kravice (un po' meno il fango…) al paese di Trebinje in festa. Bello il paese e stupenda la chiesa ortodossa; da ricordare anche il centro storico, carino e pieno di angoli suggestivi.
Non gli sono piaciute le due ore di strada per arrivarci tra tornanti e buche.

Veduta del centro storico di Trebinje dal ponte fuori città

A mamma Eleonora è piaciuto: il bagno alle cascate, soprattutto prima dell'arrivo della massa di gente, e il centro di Trebinje.
Non le è piaciuto il dessert della cena: una palacinka alle noci, secca secca.

A Serena è piaciuto: fare il bagno alle cascate, il trenino per risalire al parcheggio delle cascate, vedere la processione e la città. 

A Jacopo è piaciuto: vedere la processione e fare il bagno alle cascate.

A Lorenzo è piaciuto: fare il bagno con la cascata e il trenino verde.

Tour in camper tra Bosnia e Croazia: Blagaj e Medjugorie


Periodo
18 agosto 2018

Città visitate
Medjugorie

Luoghi visitati
Tekija Blagaj a Blagaj e chiesa di san Giacomo a Medjugorie

Il monastero Derviscio di Blagaj costruito sul fiume

Alloggi
Camp Zemo a Medjugorie

Itinerario
Dopo colazione e pulizia generale del camper lasciamo il campeggio per spostarci nel parcheggio del centro di Blagaj per visitare il monumento nazionale che ci ha portato lì: una casa del derviscio datata XVI secolo costruita sul fiume.  La visita ci prende più tempo di quello preventivato e sotto il sole delle 11 del mattino ci ritroviamo tutti un po' frastornati. Risalendo verso il camper compriamo qualche sciroppo casalingo e poi partiamo verso Medjugorie. 
Appena sistemati nell'autocamp quasi tutto popolato da italiani, prepariamo una pasta con fiori di zucca e pomodorini raccolti nell'altro campeggio e infine grossa siesta di tutti, mentre mamma e papà vanno a fare la spesa in paese. Il campeggio è vicino alla chiesa e alla spicciolata visitiamo il sito.
Finiamo la serata con partita a Uno e cena in campeggio sotto una pioggerellina intermittente che però non ci porta nemmeno un po' di frescura.

La chiesa di san Giacomo a Medjugorie

Impressioni
A papà Elia è piaciuto: la casa del derviscio…magnifica…andrei volentieri ad abitarci; assaggiare gli sciroppi di lavanda, menta e melograno risalendo dalla casa del derviscio; la visita a Medjugorie è stata controversa: molto centro commerciale della fede e quindi impersonale, altrettanto toccante quando vedi tuo figlio che va a sentire se la statua sta "sudando" e che poi salgono su un piedistallo e mimano Gesù crocifisso come nella statua.

A mamma Eleonora è piaciuto: la casa del derviscio, sia per la posizione che per il fatto di poterla visitare all'interno.
Non le è piaciuta Medjugorie: la chiesa, la cittadina, il tipo di turismo...tutto sembrava essere un grande magazzino della religione! Non ho avuto nemmeno per un attimo la sensazione di trovarsi in un luogo spirituale!

A Serena è piaciuto: la casa sul fiume perché le stanze erano belle, piene di bellissimi tappeti, la statua della Madonna, la chiesa e la statua di Gesù senza la croce.

A Jacopo è piaciuto: il lago perché c'erano i soldi che hanno buttato gli uomini, la statua della Madonna e di Gesù morto.

A Lorenzo è piaciuto: il crocifisso di Medjugorie e mettere la candela nella zona adibita.

La statua della Madonna nel piazzale della chiesa di san Giacomo a Medjugorie

sabato 27 ottobre 2018

Tour in camper tra Bosnia e Croazia: Mostar

Periodo
17 agosto 2018

Città visitate
Mostar

Camminando sul ponte di Mostar

Luoghi visitati
Stari Most, Cejvan Cehaj Mosque e  Karadoz Bey Mosque a Mostar

Ristoranti
Ristorante dell'autocamp

Alloggi
Autocamp Blagaj a Blagaj





Un post condiviso da Eleonora Gambon (@elelsejalo) in data:

Itinerario
Dopo la colazione ci facciamo accompagnare a Mostar (15 euro andata e ritorno in 8 in una macchina 5 posti...) e gironzoliamo per il piccolo centro. Vediamo il ponte, percorriamo in lungo e in largo la via centrale ricca di negozietti e vediamo una moschea, dove mamma e nipote salgono fino in cima al minareto. L'ultima cosa da vedere è la moschea del 1557, ma arriviamo proprio durante l'orario di preghiera del venerdì quindi decidiamo di andare in un bar ristorante per spizzicare qualcosa per pranzo. Il posto non proprio chic, accontenta un po' tutti con gelati, burek e tufahjia (una mela caramellata cotta con dentro una crema di noci e sopra panna).
Dopo aver visitato la moschea richiamiamo il nostro driver e rientriamo al campeggio dove passiamo il resto della giornata sul fiume con lunghe gite in canoa e bagni. La sera decidiamo di mangiare ancora una volta al ristorante del campeggio, dove ci regalano prima un giro di Raikja e poi una bottiglia intera dopo aver saldato l'intero conto.

Angoli di Mostar, dove sacro e profano si mescolano

Impressioni
A papà Elia è piaciuto: il centro di Mostar pieno di storia e fascino, anche se un po' troppo pieno di turisti; le moschee, specie di venerdì che sono piene di gente; vedere i ragazzi tuffarsi dal ponte di Mostar, un po' meno l'incessante giro per chiedere soldi prima del salto; fare il tragitto in BMW…in 8!
Non gli è piaciuto il ristorante dove abbiamo pranzato e scoprire, dopo una bella camminata sotto il sole, che la sinagoga…non c'è più.

A mamma Eleonora è piaciuto: il centro di Mostar, anche se piccolo e stracolmo di gente, la vista dal minareto e entrambi gli interni delle due moschee visitate.
Non le è piaciuto il viaggio in macchina, il ristorante sporchissimo e il caldo asfissiante.

E visitare Mostar è un buon modo per non dimenticare…

A Serena è piaciuto: andare in macchina, le due moschee, i negozietti di Mostar perché mi piacevano le cose che vendevano, fare mi giri in canoa e giocare 
Non mi è piaciuta l'acqua gelata.

A Jacopo è piaciuto: quello che si è tuffato dal ponte, la moschea che era chiusa e poi siamo entrati, andare in canoa e le due bambine francesi con cui abbiamo giocato. 

A Lorenzo è piaciuto: quello che si tuffava, la signora che mi guardava mentre ballavo e poi mi ha dato un gelato, la macchina con cui siamo andati a Mostar, andare in canoa con papà. 
Non gli è piaciuto il bagno nell'acqua fredda.