martedì 11 maggio 2021

Altipiano del Montasio

Periodo
28 giugno 2020

Luoghi visitati
Altipiano del Montasio

Ristoranti
Malga Montasio a Sella Nevea, Chiusaforte

Panorama dell'altipiano dal rifugio Giacomo di Brazzà

Itinerario

La gita fuori porta della giornata è l'altipiano del Montasio che dista un'oretta e mezza da casa nostra, sia che si decida di percorrere l'autostrada o la statale.
Siamo partiti con un po' troppa calma e quando arriviamo troviamo il parcheggio pieno e le macchine parcheggiate lungo la strada, ma siamo fortunati perché un escursionista sicuramente più serio di noi ha finito la sua camminata e se ne sta andando.
Il sole è forte quindi metto la crema al piccoletto e partiamo. Gironzoliamo sull'altipiano finché decidiamo di andare fino al rifugio Giacomo di Brazzà e sotto il sole non è poi questa facile passeggiata. Il piccoletto dorme quindi ci fermiamo giusto il tempo di bere un po' d'acqua, ammirare il panorama e  fare un paio di foto.

I sentieri sull'altipiano, tutti di facile percorrenza

Scendiamo attraverso dei sentierini che tagliano il sentiero principale e quindi decisamente più ripidi, mentre il papà che ha sulla schiena Tommaso, preferisce il sentiero principale. Incontriamo le mucche sul nostro cammino e le incontriamo talmente da vicino che Lorenzo si ritrova il suo berretto tutto mangiucchiato!
Arrivati a Malga Montasio proviamo a mangiare lì, ma è tutto pieno, quindi ci accontentiamo del menù take away che per 15€ ci da gnocchi al ragù, frico con polenta, bibita e dolcino; ne prendiamo 3 ed è perfetto per tutti.
Prima di andarcene facciamo tappa allo spaccio, dove compriamo formaggi di Malga per un esercito dopo una lunga coda con distanziamento covid e infine rientriamo felici al parcheggio.

Impressioni
papà Elia è piaciuto: la camminata tra pascoli e trincee, molto facile e piena di spunti interessanti, la mucca che annusava Lorenzo, mangiare in malga anche se abbiamo preso il menù d'asporto e comprare i formaggi allo spaccio.

mamma Eleonora è piaciuto: il colpo d'occhio su tutto l'altipiano, il buon cibo della malga, le mucche libere.
Non le è piaciuto rischiare di prendere l'insolazione!

I sentieri ripidi tagliano il percorso principale fino al rifugio

Serena è piaciuto: tutto l'altipiano che si vedeva dal rifugio, che Lorenzo è diventato l'amico delle mucche e il sentierino difficile che abbiamo fatto dal rifugio a giù.

Jacopo è piaciuto: quando siamo andati nel ristorante, la polenta, il formaggio, il cammino delle mucche e quando Lorenzo stava per essere mangiucchiato dalla mucca.

Lorenzo è piaciuto: il sentiero difficile e come dormiva Tommaso.

Tommaso è piaciuto: le mucche, il pranzo e dormire sulla schiena di papà.
Non gli è piaciuto prendere troppo sole.

Gli incontri sull'altipiano

giovedì 6 maggio 2021

Laghi di Fusine

Periodo
31 maggio 2020

Luoghi visitati
Laghi di Fusine

Il bel prato che si trova sul lago superiore all'inizio della camminata

Itinerario
Dopo l'uscita sul monte Matajur, decidiamo di bissare con un altro luogo molto popolare del Friuli che nemmeno mamma Eleonora aveva mai visitato: i laghi di Fusine. Stavolta però decidiamo di portarci il pranzo al sacco e mai scelta fu più azzeccata, in quanto abbiamo potuto decidere noi dove fermarci.
Parcheggiamo nell'unico spiazzo presente vicino al lago superiore e prendiamo il sentiero che costeggia i due laghi. Appena partiamo troviamo un bel serpentello che scappa veloce e non tutti ne sono contenti...
Camminiamo fino all'ora di pranzo seguendo il sentiero che solo in un punto ci trova in difficoltà perché o si passa sull'acqua o tra le sterpaglie. Siamo ormai nel lago inferiore e cerchiamo un posticino leggermente rialzato rispetto al lago dove consumiamo i nostri panini.
Finito il giro del lago inferiore si ritorna sulla strada, cerchiamo il collegamento tra i due laghi anche al ritorno, ma invano, così alla fine rientriamo al parcheggio seguendo la strada e solo l'ultimo pezzettino lo facciamo nel boschetto.
Vorremmo fare merenda al bar vicino al parcheggio, ma è pieno e quindi ci spostiamo con la macchina a Camporosso dove troviamo un bar per mangiare un gelato e bere un caffè per concludere la giornata.

Piccoli passaggi dove al genero tocca aiutare la suocera!

Impressioni
papà Elia è piaciuto: il percorso intorno al lago per i differenti punti caratteristici, vedere il serpente e il camioncino che vendeva formaggi sul piazzale del parcheggio.
Non gli è piaciuto che la cartellonistica sul sentiero fosse praticamente assente, spesso lasciando all'improvvisazione la scelta del percorso.

mamma Eleonora è piaciuto: i sentieri che costeggiavano i laghi, il bellissimo spiazzo che dava sulle montagne appena dopo il parcheggio, pranzare seduti sulle rocce.
Non le è piaciuto non trovare un sentiero che collegasse i due laghi e quindi dover rientrare al parcheggio dalla strada.

Gli scorci sui laghi danno sempre tanta soddisfazione

Serena è piaciuto: il primo lago e tutto intorno che c'erano gli alberi e i sentierini, i sentierini nei boschetti.
Non le è piaciuto vedere il serpente.

Jacopo è piaciuto: la camminata intorno ai due laghi perché il posto era bello, la salita vicino al secondo lago e vedere il serpente muoversi.

Lorenzo è piaciuto: un canard che stava sciando (N.d.R.una paperella che nuotava)

Tommaso è piaciuto: fare il picnic ed essere portato in giro.

Prima gita fuori porta post quarantena: il monte Matajur

Periodo
30 maggio 2020

Luoghi visitati
Monte Matajur

Ristoranti
Rifugio Pellizzo in località Montemaggiore, Savogn

La nostra meta: la chiesetta sulla vetta del monte Matajur

Itinerario
La prima gita fuori porta post Covid! Dopo 84 giorni finalmente usciamo di casa e iniziamo ad esplorare la regione della mamma, che con tutta probabilità ci ospiterà per i prossimi due anni almeno. Decidiamo di andare sul monte Matajur perché la via di fronte a casa è dedicata proprio a questo monte e vogliamo vedere se riusciamo a vederla dalla cima :D
Partiamo dopo colazione per arrivare al rifugio Pelizzo in meno di un'ora, parcheggiamo e cominciamo a salire verso la vetta. La chiesetta che si trova sulla vetta sembra vicina, ma la salita è comunque abbastanza ripida, soprattutto l'ultima parte.

Salendo salendo...

Arriviamo in cima dopo una tappa tetta per il piccolino e acqua per tutti gli altri. Moltissimi lì stanno consumando il pranzo al sacco, noi invece gironzoliamo, leggiamo le varie scritte che ci spiegano il luogo, visitiamo la chiesetta e poi scendiamo perché abbiamo prenotato al rifugio. Vogliamo goderci tutto quello che possiamo, dopo 84 giorni chiusi in casa!
La discesa è veloce, ma tutti siamo affamati e sembra lunghissima! Ci concediamo davvero un lauto pasto e con lo stomaco pieno rientriamo a casa davvero felici.

Impressioni
A papà Elia è piaciuto: moltissimo il panorama che si vede dalla sommità e le spiegazioni scritte sulla battaglia, pranzare nel rifugio anche se il menù non era niente di eccezionale.
Non gli è piaciuto che dal monte Matajur non si vedesse via monte Matajur!

A mamma Eleonora è piaciuto: la camminata in montagna, uscire tutti insieme dopo tanto tempo, gli gnocchi all'aglio orsino.

...qualcuno ha avuto un momento di difficoltà!

A Serena è piaciuto: la camminata perché si cambiava sempre direzione, la chiesetta e andare in Slovenia.

A Jacopo è piaciuto: la camminata perché era bello il panorama che si vedeva e quando siamo andati a mangiare perché mi piaceva quello che ho mangiato.

A Lorenzo è piaciuto: la chiesetta e quello che abbiamo mangiato.
Non gli è piaciuta la camminata perché ero stanco.

Tommaso è piaciuto: gli gnocchi con l'aglio orsino e sedersi sul prato in cima al monte.
Non gli è piaciuto tantissimo stare tanto tempo sulle spalle di papà.

La vetta è stata conquistata!