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lunedì 26 agosto 2019

Ultima tappa in Asturia, prima tappa in Cantabria: Llanes e Comillas

Periodo
15 luglio 2019

Città visitate
Llanes e Comillas

Luoghi visitati
Playa de Berellin e El Capricho de Gaudì a Comillas

Il capricho de Gaudì, un piccolo gioiello

Ristoranti
Taberna Trescanos e la Churreria a Comillas

Alloggi
Parcheggio gratuito cittadino a san Vicente, 6 avenida Miramar

Itinerario
Passiamo una notte fresca, ma quando al mattino usciamo e passeggiamo per Llanes il caldo è quasi troppo. Per un un'oretta girovaghiamo tra i vicoli di questo paesino arrivando fino ai cubos della memoria sul porticciolo e rientriamo al camper per una strada panoramica a strapiombo sul mare, ma con pochissima ombra. Stanchi e accaldati, andiamo a fare la spesa e poi ci spostiamo in spiaggia, salutando le Asturie ed entrando in Cantabria.


Costa cantabrica
La spiaggia si trova alla fine di una strada piuttosto stretta, ma - grazie al cielo - poco trafficata e troviamo un parcheggio a pagamento sul prato prima dell'ultimo tratto da fare a piedi (in discesa all'andata, ma al ritorno...). La spiaggia è piccola, con acque calme e un po' di ombra (ma noi ci siamo premuniti comunque di ombrellone), ci sediamo e pranziamo con formaggio, carote e picos. Rimaniamo lì fino alle 18 poi tentiamo di visitare san Vicente de la Barquera, ma trovare parcheggio è impossibile quindi decidiamo di andare a Comillas, il paese successivo e ritornare domani a san Vicente. 
A Comillas c'è la festa paesana, quindi parcheggiamo in alto, fuori dal centro e andiamo passeggiando fino al Capricho di Gaudì una delle sue opere giovanili. La visita è interessante per tutti e ci prende un'ora circa. La pancia reclama e dopo la cultura cerchiamo un posticino in centro per condividere qualche piatto, chiudendo in bellezza con churros e chocolate. 
Rientriamo in camper, mettiamo i bimbi a letto e ritentiamo la sorte con il parcheggio a san Vicente, riuscendo a trovare un posticino vicino a un parco giochi nell'unico parcheggio della città.


Rovine gotiche a Comillas

Impressioni
A papà Elia è piaciuto: il centro storico di Llanes per le stradine carine, giocare in spiaggia, un po' meno la strada per arrivare in spiaggia, arrivare a Comillas e trovare la festa e il Capricho di Gaudì,  interessante storicamente e architettonicamente. 

A mamma Eleonora è piaciuto: la camminata a strapiombo sul mare di Llanes anche se faceva un caldo assurdo, Comillas in generale, il Capricho di Gaudì soprattutto per le decorazioni floreali. 
Non le sono piaciuti i cubos de la memoria, poco interessanti anche per il motivo per cui sono lì, e faticare a trovare il parcheggio a san Vicente.



La chiesa di Llanes

A Serena è piaciuto: a Comillas il monastero distrutto, il Capricho di Gaudì, anche se non mi piace il nome, perché era tutto musicale e c'era la statua di Gaudì 

A Jacopo è piaciuto: lo scivolo chiuso a Comillas (N.d.R.uno scivolo trovato per caso tra le vie del paese), il monastero gotico con gli angeli e la festa a Comillas. 

A Lorenzo è piaciuto: lo scivolo, la casa che sembrava una chiesa, dove c'era scritto Capricho. 
Non gli è piaciuta la salita per ritornare in camper.



E poi niente, incontriamo uno scivolo così, in mezzo alle vie di Comillas! Sarà per non far fare le scale alle vecchiette?!

Asturie quarta tappa: Covadonga e Celorio

Periodo
14 luglio 2019

Città visitate
Celorio

Luoghi visitati
Santuario de Covadonga a Covadonga

Il santuario di Covadonga stagliato sullo sfondo dei Picos d'Europa

Alloggi
Parcheggio gratuito a Llanes, affianco all'area a pagamento, calle Vicente Pedregal Galguera

Itinerario
Domenica...ci svegliamo con molta calma e mentre i bimbi fanno colazione  sistemiamo il gas che si è bloccato e scarichiamo/carichiamo acqua. Partiamo verso le 11 con direzione santuario di Covadonga, dove i mussulmani sono stati fermati da don Pelayo ed è quindi cominciata la Reconquista della penisola da parte degli spagnoli. 
Arriviamo nell'ora di punta e parcheggiare vicino al santuario è impossibile, così mamma scende e aspetta vicino al santuario, mentre papà e i bimbi vanno a parcheggiare in basso e si fanno tutta la salita, fortunatamente su un sentierino in buona parte ombreggiato. Arrivano in tempo per entrare e seguire la messa delle 13.30, dopo di che visitiamo la cripta e la cueva sacra dove si trova la Virgen de Covadonga e poi rientriamo in camper a piedi tutti insieme (il sentiero è in discesa e la mamma lo affronta). 
Siccome è tardi ci fermiamo in un'area picnic sulla strada del ritorno, vicino a una caffetteria /negozio di souvenir e, visto che tanto abbiamo fatto colazione tardi, mangiamo solo un po' di frutta prima di buttarci in spiaggia a Celorio. Arrivarci non è facile come speravamo, infatti i parcheggi e le strade sono stracolme, scopriamo solo dopo che c'è la festa del paese (oltre ad essere domenica ovviamente), ma comunque alla fine riusciamo a trovare un posto e andiamo in spiaggia.


La spiaggia con le sabbie mobili a Celorio

Quando il sole inizia a scendere, ci sciacquiamo, andiamo a fare un giretto e beviamo un aperitivo nei chioschetti sopra la spiaggia. Poi, mentre papà e i bimbi vanno a vedere il momento clou delle festa (ossia l'innalzamento di un albero di fronte al santuario), mamma rientra in camper per preparare la cena. L'innalzamento dell'albero però è una cosa lenta e laboriosa quindi anche papà e bimbi rientrano quasi subito.
Dopo aver messo a letto i bimbi ci spostiamo a Llanes, sperando di essere più fortunati con il parcheggio. 

Impressioni
A papà Elia è piaciuto: la passeggiata per andare al santuario di Covadonga, la strada da Covadonga a Celorio per i paesaggi, trovare la festa del paese e vedere le sabbie mobili nella spiaggia.


Cueva sacra vista dal piazzale del santuario

A mamma Eleonora è piaciuto: i paesaggi dei Picos d'Europa, soprattutto il santuario di Covadonga immerso in quei panorami, la cueva sacra, anche se la maleducazione della gente era al massimo, e la spiaggia di Celorio, una bellissima ansa con i baretti che vi si affacciavano. 
Non le è piaciuto non riuscire a trovare parcheggio e trovare sia la spiaggia, che il santuario ricolmi di gente. 

A Serena è piaciuto:  la chiesa che era neoromanica e non l'aveva mai vista, andare in spiaggia dove c'erano le sabbie mobili.

A Jacopo è piaciuto: la cripta con Gesù, andare al mare dove c'era la sabbia che si muoveva, vedere l'albero che si muoveva.

A Lorenzo è piaciuto: andare al mare, vedere le canoe, vedere la chiesa dove stavano tirando su l'albero e il trattore.

Asturie terza tappa: costa de los dinosaurios

Periodo
13 luglio 2019

Città visitate
Nava

Luoghi visitati
MUJA e playa de la Griega a Colunga e museo de la sidra a Nava

Dentro al MUJA...

...fuori dal MUJA!

Alloggi
Area sosta gratuita a Nava, avenida de la Costitucion

Itinerario
Papà, che si è svegliato prima di tutti, parte e va verso il MUJA, il museo del giurassico che si trova a una ventina di minuti. Quando arriviamo il cancello è ancora chiuso e aspettiamo fuori, fortunatamente lo aprono quando tutti si sono appena svegliati così possiamo fare colazione già parcheggiati. 
Quando siamo pronti il museo è aperto e quindi ci avviamo, fuori ci sono dinosauri a grandezza naturale e un parco giochi, ma noi entriamo direttamente e ci passiamo un'ora e mezza. All'uscita, dopo il negozietto, passiamo un po' di tempo nel giardino tra i dinosauri poi ci spostiamo nella playa de la Griega, trovando posto solo nel parcheggio a pagamento.

Le orme vere di dinosauro sulla spiaggia de la Griega

Prima mangiamo qualcosa di freddo in camper (l'idea era di andare in spiaggia, ma c'è moltissimo vento), poi andiamo alla ricerca delle orme di dinosauro presenti sulla costa, a circa 600m dalla spiaggia seguendo un facile sentiero tra gli alberi. 
Il tempo non permette di rimanere in spiaggia come avevamo pianificato (vento e nuvole), quindi ci spostiamo nell'interno, raggiungendo la capitale della sidra: Nava. Siamo fortunati perché c'è la sagra quindi, dopo aver visitato il museo dedicato a questa tipica bevanda asturiana (dove i bimbi possono vedere e provare i vari passaggi della produzione del sidro, anche come si versa), mangiamo e beviamo, ovviamente sidra,  nei chioschi radunati nel piccolo centro. Purtroppo il tempo non è dei nostri e comincia a piovere (siamo pure fortunati visto che è la prima pioggia che becchiamo) e decidiamo alla fine di rientrare in camper quando pare non scenda troppa pioggia.

Prove di mescita al museo del sidro di Nava

Impressioni
A papà Elia è piaciuto: la spiaggia dove c'erano le orme dei dinosauri perché era la prima volta anche per me, la spiegazione di come si fa il sidro nel museo e fare la prova della mescita. 

A mamma Eleonora è piaciuto: il museo del sidro, ben sviluppato e interessante anche per i bimbi, e vedere delle vere orme di dinosauro. 
Non le è piaciuto il MUJA perché c'erano pochi reperti reali (molte copie), inoltre non è fatto in modo tale da poter spiegare bene le cose ai bimbi, e dover lasciare la sagra per la pioggia. 

A Serena è piaciuto: il museo dei dinosauri la parte del giurassico perché c'erano i dinosauri più grandi e feroci, i dinosauri fuori dal museo, la spiaggia dove abbiamo visto le tracce e provare a versare il sidro nel museo.

A Jacopo è piaciuto: le tracce enormi dei dinosauri perché non sapevo quanto erano grandi e non le avevo mai viste. 

A Lorenzo è piaciuto: vedere i dinosauri tutti perché erano troppi, fare quello della mela (n.d.R. il museo), vedere il sidro come veniva fatto. 
Non gli è piaciuto che c'era la pioggia.

Asturie seconda tappa: Oviedo

Periodo
12 luglio 2019

Città visitate
Oviedo

Piazza della cattedrale di Oviedo

Luoghi visitati
Cattedrale del Santo Salvatore a Oviedo e El Malain a San Justo, Villaviciosa

Ristoranti
Alloggi
Parcheggio a Villaviciosa, avenida España

Itinerario
Mentre mamma e Jacopo dormono ancora, papà si sposta a Oviedo e quando arriviamo all'area sosta siamo tutti svegli e pronti per fare prima colazione e poi uscire. 
Per andare in centro c'è l'autobus che ferma a pochi minuti a piedi dall'area sosta, è frequente e ci mette circa 20 per portarti fino al parco di San Francisco, a due passi dalla cattedrale.
La visita alla cattedrale è a pagamento (noi anche senza il carnet spagnolo passiamo come famiglia numerosa), con audio guida per gli adulti, comprende anche chiostro, museo e camera sacra con il sudario di Gesù (in realtà una copia di quello vero, che è chiuso in atmosfera protetta).


Alla fine del boulevard de la sidra c'è il primo tonneaux acquistato per il sidro, quando il sidro ancora non era famoso, e poi regalato dal proprietario alla città, per far ricordare a tutti i cittadini asturiani che se si ha un sogno bisogna perseguirlo fino alla fine

Ci impieghiamo più di un'ora e usciamo che è ora di mettere qualcosa sotto i denti, ma stavolta cerchiamo qualcosa di turistico, ma troppo tipico per lasciarcelo fuggire, sul boulevard de la sidra. Dopo un buon pranzo asturiano con sidro giriamo intorno alla cattedrale e rientriamo verso il camper. La città è piuttosto vuota e molti negozi sono chiusi perché è domenica.
Nel pomeriggio ci addentriamo verso l'interno delle Asturie in una "fattoria" speciale dove poter raccogliere i propri frutti di bosco, in questo periodo mirtilli, lamponi e more. Ognuno ha la propria vaschetta e se la riempie come meglio preferisce, c'è anche un labirinto e un piccolo parco per giocare. Prima di andarcene assaggiamo anche il gelato ai mirtilli e al lampone e riempiamo di acqua le bottiglie vuote dopo aver chiesto al proprietario. 
La sera andiamo a Villaviciosa per fare la spesa e la lavatrice, visto che è tardi mangiamo e dormiamo in un parcheggio leggermente fuori, al bordo di in parco.


Ognuno riempiendo i propri cestini di frutta come meglio gli aggrada

Impressioni
A papà Elia è piaciuto: la cappella delle reliquie della cattedrale, l'idria delle nozze di Cana, visitare la piantagione di frutti rossi e provare la cucina asturiana. 

A mamma Eleonora è piaciuto: il gelato al mirtillo squisito, la pala della cattedrale e il pranzo tipico.
Non le è piaciuto il finto sudario, perché tanto pubblicizzato e solo una volta arrivati si scopre essere una copia.

A Serena è piaciuto:  la cattedrale perché era tutta dipinta di oro, la raccolta perché era la prima volta che la facevo. 
Non le è piaciuto camminare con le scarpe da ginnastica perché faceva caldo. 

A Jacopo è piaciuto: il museo della cattedrale perché c'erano delle cose belle con i brillantini, fare la raccolta di frutti e fare il labirinto. 

A Lorenzo è piaciuto: fare la raccolta e mangiare il gelato, entrare nella cattedrale, andare sull'autobus all'andata e camminare tanto.


La pala dell'altare della cattedrale di Oviedo