giovedì 26 settembre 2019

Villa d'Este a Tivoli

Periodo
1 settembre 2019

Luoghi visitati
Villa d'Este a Tivoli

Il parco e la villa

Itinerario
Villa d'Este si trova proprio nel centro di Tivoli, che per noi equivale a circa una quarantina di minuti di macchina, con il Grande Raccordo Anulare quasi privo di traffico essendo domenica mattina.
Usciti dall'autostrada all'uscita Tivoli, bisogna arrivare fino in centro città e cercare parcheggio perché la villa si trova nella zona pedonale. Poco distante c'è un parcheggio su due piani a pagamento (1€/h), se non si trova nelle stradine del centro (dove comunque è a pagamento anche di domenica).
Ogni prima domenica del mese da ottobre a maggio l'entrata alla villa è gratuita, altrimenti pagano gli adulti, mentre sotto i 18 anni è gratuito e tra i 18 e i 25 anni l'ingresso è ridotto.
Ogni due ore in questo periodo c'è la fontana dell'organo che suona, noi abbiamo sbagliato fontana alle 12.30 ma poi non ci siamo lasciati scappare l'orario delle 14.30
Fuori tutto abbiamo passato circa tre ore a girare nella villa.

Il viale delle 100 fontane

Impressioni
A papà Elia è piaciuto: il viale delle 100 fontane, la fontana che scendeva sui lati delle scale, la fontana di madre natura e le stanze del pianterreno per gli affreschi e i decori.
Non gli è piaciuta la fontana dell'organo, un po' deludente.

A mamma Eleonora è piaciuto: la fontana grande, il corridoio delle 100 fontane, la fontana dell'ovato e le decorazioni delle stanze al piano inferiore, in particolare il salone della fontana.
Non mi sono piaciute le stanze al piano superiore, poco decorata, e la mostra temporanea su Eva.

A Serena è piaciuto: la fontana dell'organo, la fontana del drago, la stanza della nobiltà, la fontana dei cipressi e la fontana della civetta.

A Jacopo è piaciuto: la fontana quella dove si beveva che chiudevi con il dito una e si alzava l'altra, quella grande sotto a quella che suonava, quella che suonava, quella delle aquile, quella di madre natura, vedere la città dall'alto e dentro tutte le decorazioni.
Non gli è piaciuto camminare troppo.

A Lorenzo è piaciuto: le fontane, quelle che c'erano i pesci, quella che andava alta, la fontana quando suonava e la fontana dei draghi.
Non gli è piaciuto che quella coi pesci era fonda.

L'interno della villa, ammirando gli affreschi

giovedì 19 settembre 2019

Itinerario di tre settimane (+ 1 per andata e ritorno) nella Spagna del nord



Ecco il nostro tour completo di un mese nella Spagna del Nord.
Al ritorno abbiamo fatto una sosta di un paio di giorni a Toulon per salutare gli amici francesi, l'ho inserita come tappa intermedia senza però aggiungere quello che abbiamo fatto.
In totale abbiamo fatto 3 settimane complete, mentre una ce la siamo giocata tra le varie tappe di andata e ritorno.
Troverete poi nella pagina dedicata alla Spagna tutte le soste in dettaglio.

lunedì 9 settembre 2019

Secondo giorno a san Sebastian e ultima tappa del viaggio a Hondarribia

Periodo
24 e 25 luglio 2019

Città visitate
San Sebastian e Hondarribia

Luoghi visitati
Catedral del Buen Pastor, playa de la Concha e Aquarium a san Sebastian

La grande vasca dell'acquario di san Sebastian con squali, mante, cernie e svariati altri grossi pesci.

Ristoranti
Lanbroa Gatroleku (solo bar) e restaurante Izkiña a san Sebastian, bar Ignacio a Hondarribia.

Alloggi
Park&ride allo stadio di san Sebastian

Itinerario
24.07 Oggi abbiamo un appuntamento a san Sebastian con degli amici norvegesi, ma prima di incontrarli andiamo a visitare la cattedrale che stanno rifacendo esternamente.
Incontrati i nostri amici li seguiamo nella famosa spiaggia della Concha e stiamo con loro qualche ora, poi li lasciamo per andare a mangiarci un gelato e a vedere l'acquario. Ci rincontriamo più tardi per un pincho tutti insieme e poi salutarci definitivamente.
Prima di rientrare in camper facciamo tappa nella zona della spiaggia surfera perché c'è un supermercato aperto e facciamo le ultime compere spagnole, visto che domani è festa nazionale e noi partiremo nel pomeriggio per rientrare verso casa.


Hondarribia, una delle porte d'entrata al centro storico...arroccato!

25.07 Dopo una notte agitata a causa del caldo e della scoperta che il camper vicino al nostro era stato forzato, ci alziamo tutti molto stanchi e nervosi.
Dopo colazione e qualche chiacchiera coi vicini, lasciamo San Sebastian e ci spostiamo a Hondarribia, ultimo stop spagnolo prima di rientrare.
La cittadina fortificata è sul confine francese e oggi c'è la festa del paese quindi c'è parecchia gente, ma molti esercizi commerciali sono aperti anche se è festa nazionale.
Saliamo fino alla piazza centrale, poi scendiamo verso il vecchio quartiere di pescatori, ora zona di bar, ristoranti e negozietti dove facciamo ancora una spesa e mangiamo l'ultimo pincho prima di salutare la Spagna.
Prima di rientrare a Roma faremo ancora una sosta a Toulon e a Udine, ma ormai il nostro tour è finito. Hasta la proxima!

Impressioni
A papà Elia è piaciuto: rivedere i nostri amici, il posto dove abbiamo mangiato perché i pinchos erano tanti e buoni, e fare il bagno con le onde.
A Hondarribia soprattutto il borgo dei pescatori e la tortilla.
Non gli è piaciuto scoprire che avevano forzato il camper di italiani a fianco a noi durante il giorno.


Acquario di San Sebastian, parte museale con lo scheletro di balena sopra le nostre teste

A mamma Eleonora è piaciuto: l'acquario, interessante soprattutto per la prima parte più museale e per la grande vasca con squali, cernie e mante, e i pinchos del bar, buoni, tanti e creativi.
A Hondarribia il paese, anche se come al solito un po' troppo arroccato per la pancia, in particolare la zona alta, e i pinchos, buoni e ad un prezzo onestissimo.

A Serena è piaciuto: l'aquarium perché aveva tanti pesci e andare al mare.
A Hondarribia fare la spesa e la fontana a forma di punta vicino alla porta d'entrata del paese.

A Jacopo è piaciuto:  il museo perché c'erano le meduse, i cavallucci marini, Nemo, Dori e lo specchio da cui si vedevano le aragoste ingrandite, e mangiare con gli amici.
A Hondarribia il soldato con la sega che c'era vicino alla porta d'entrata al paese, il campanile della chiesa che era tutto decorato, vedere la Francia e mangiare gli ultimi pinchos.
Non gli è piaciuto che non mangeremo più pinchos.

A Lorenzo è piaciuto: l'acquario, che si vedevano i pesci nell'ascensore, i pesci color Fiamme Oro, andare al mare e andare a mangiare fuori.
A Hondarribia il soldato con la sega, mangiare gli ultimi pinchos e camminare tanto.
Non gli è piaciuto che una croqueta era con il pesce.

Quarta tappa nei paesi baschi: Idiazabal e san Sebastian

Periodo
23 luglio 2019

Città visitate
San Sebastian

Scorcio di San Sebastian

Luoghi visitati
Centro de interpretacion y degustacion del queso e formaggeria Goiburu Gaztandegia a Idiazabal; san Bizente eliza e Koruko Andre Mariaren basilika a san Sebastian

Ristoranti
Jose Mari restaurante e casa Tiburcio a san Sebastian

Alloggi
Park&Ride presso lo stadio di calcio a san Sebastian

Itinerario
Dopo aver fatto colazione e aver caricato/scaricato le acque, ci spostiamo a Idiazabal dove c'è il centro di interpretazione del formaggio DO che prende il nome del paese. Lì ci indirizzano verso un produttore locale per una visita al caseificio, ma visto il calore nell'attesa rimaniamo al museo, vediamo un video e facciamo un giretto.
Il produttore è un ragazzo che all'inizio non sa come approcciarsi, il caseificio è piccolino, ma poi una volta sciolto il ghiaccio ci spiega molto bene tutto il processo, scherza coi bimbi e ci fa vedere un video. Ci fa assaggiare i due tipi di formaggio, uno naturale e uno affumicato accompagnato da vino e acqua, e chiacchierando ne mangiamo più di metà di ciascuno!

La bella facciata barocca della basilica di San Sebastian.

Alle 15 abbiamo un appuntamento al paese vicino per un problema con le candele e invece che aspettare in camper al caldo ci fermiamo a bere qualcosa in un baretto con un parco giochi vicino.
Dopo la sosta officina, ci spostiamo a san Sebastian cercando parcheggio nei pressi della spiaggia, ma è impossibile quindi dirottiamo verso il park&ride dell'Arena. Per andare in centro prendiamo l'autobus 28 che passa ogni 5 minuti.
Gironzoliamo per il quartiere vecchio, visitando prima la chiesa di San Vicente e poi la basilica di Santa Maria del coro. È poi la volta di cercare un posto dove mangiare e come al solito scegliamo due posti dove assaggiare i pinchos, che hanno reso celebre questa città.
Tra un bar e l'altro inizia a piovere e continua in modo discontinuo anche mentre rientriamo in camper e durante la notte, ma almeno rinfresca l'aria.

Impressioni
A papà Elia è piaciuto: la visita la produttore di formaggio che è stata interessante, gironzolare per il centro di San Sebastian, carino e con una bella atmosfera,
Non gli è piaciuto cercare parcheggio a san Sebastian che non c'è.


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A mamma Eleonora è piaciuto: la visita dal produttore, per la spiegazione, ma soprattutto per la familiarità di entrambi (marito e moglie) e mangiare i pinchos.
Non le è piaciuto molto il parcheggio: in centro per i camper non c'è niente praticamente mentre il park&ride non è che ti fa sentire proprio al sicuro.

A Serena è piaciuto: il film di come si faceva il formaggio visto dal produttore, giocare nel parco con gli attrezzi per gli esercizi, in particolare il vogatore, la seconda chiesa perché aveva tante cappelle, il porto perché c'era il peschereccio arcobaleno.

A Jacopo è piaciuto: andare nell'autobus, la seconda chiesa perché era grande e mangiare fuori.
Non gli è piaciuto che abbiamo perso l'autobus perché dovevamo stare al caldo.

A Lorenzo è piaciuto: mangiare in tutti e due i ristoranti, andare in autobus perché era fresco, camminare tanto.
Non gli è piaciuta la croqueta coi funghi.

Terza tappa nei Paesi Baschi: Getaria e Zarautz

Periodo
22 luglio 2019

Città visitate
Getaria

Luoghi visitati
Monumento a Elcano e iglesia san Salvador a Getaria e spiaggia di Zarautz

Alloggi
Area sosta camper gratuita a Tolosa, 30 san Esteban Auzoa

Monumento a Elcano

Itinerario
Dopo una notte piuttosto calda, ci svegliamo prima rispetto al solito, facciamo colazione e mentre noi grandi laviamo piatti e mettiamo a posto, i bimbi giocano nel parco giochi di fronte.
Scendiamo poi in paese, famoso per la presenza del museo Balanciaga e città natale di Juan Sebastian Elcano, che prese il comando della nave di Magellano alla sua morte. Vediamo quindi il forte a lui dedicato e la sua statua, prima di prendere una stradina che ci porta alla chiesa, costruita con forte pendenza seguendo il terreno. Mentre papà compra il vino della zona, mamma e bimbi vanno nel parco giochi lì vicino e poi rientriamo tutti insieme al camper utilizzando le scale mobili e l'ascensore.
Abbiamo un'incombenza importante che è fare una lavatrice, quindi ci spostiamo nel paese vicino che ha una spiaggia enorme, troviamo la lavanderia automatica e facciamo la spesa mentre i panni si lavano.
Decidiamo di rimanere in spiaggia a Zarautz, troviamo un parcheggio vicino e andiamo a mangiare in spiaggia e ci rimaniamo fino a quando la marea si alza tanto che siamo troppi in uno spazio sempre più piccolo!
Andiamo in camper, doccia, cena e poi ci spostiamo verso l'interno dei Paesi Baschi.

Spiaggia di Getaria e monumento a Elcano

Impressioni
A papà Elia è piaciuto: Getaria per la storia di Elcano.

A mamma Eleonora è piaciuto: Getaria carina, anche se piccola, molto comodo il sistema di scale mobili e ascensore per salire in cima, e la spiaggia di Zarautz, grande e molto anni 50 con le casette con tele bianche e azzurre.

A Serena è piaciuto: i due parchi gioco e andare al mare.

A Jacopo è piaciuto: giocare nei parchi gioco, la chiesa perché aveva la porta decorata come le finestre e la sedia con la balena, il disegno con il signore sulla nave nel forte.

A Lorenzo è piaciuto: andare al mare, la cappella perché era bella e ci avevano messo i soldi, andare al parco quello con la barca.