mercoledì 7 settembre 2016

Islanda undicesima tappa

Periodo
15 agosto 2016

Grundarfjordur che ci accoglie con questo meraviglioso arcobaleno

Città visitate
Grundarfjordur

Luoghi visitati
Eiriksstadir a Budardalur, Erpasstadir farm a Budardalur e Lýsuhólslaug a Ólafsvík

Alloggi
Grundarfjordur HI hostel a Grundarfjordur

Sterrato è la parola del giorno...da qualche giorno a questa parte!

Itinerario
Dopo la colazione nel nostro cottage (e corsetta con tanto di doccia in hot spot per il papà) lasciamo non con qualche rimpianto questo bell'alloggio. Il tempo è ancora incerto e si alternano senza sosta pioggia e nuvole.
La nostra meta è la penisola Snæfellsnes sotto i fiordi occidentali e sappiamo che ci toccano, ancora, svariati km di sterrato. Prima però dobbiamo trovare la casa del primo islandese che colonizzò la Groenlandia, molto tempo prima che Colombo scoprisse l'America. Questo ennesima casa di torba fatta a museo di per sé non direbbe molto e il prezzo è anche piuttosto altino, la cosa che però rende questa visita interessante è la dettagliata spiegazione con tanto di indumenti dell'epoca di come vivevano, com'era costruita la casa e della storia di Eirik e suo figlio.
Siccome la fattoria dove vogliamo andare apre solo all'una, andiamo nel centro del paese (Budardalur) per pulire un po' la macchina dal fango accumulato nei vari sterrati. Come in quasi tutte le pompe di benzina c'è un piccolo supermercato e un grill, così compriamo qualcosa da mangiare al volo sulle panchine esterne in modo tale che riusciamo ad arrivare alla fattoria per l'apertura e per un buon gelato post pranzo. La fattoria sarebbe molto bella, ci sono animali, dei giochi a disposizione e alcune attività a pagamento per bambini, ma il tempo proprio non permette così dopo il gelato e aver visto mungere le mucche ci rimettiamo in macchina in tempo per la siesta pomeridiana dei bimbi.
Nel pomeriggio, visto anche il tempo, decidiamo di andare in una piscina piuttosto particolare: Lýsuhólslaug che è tutta verde a causa di un'alga che prolifera e che ha un potente effetto setificante sulla pelle.
Dopo la piscina ci dirigiamo verso l'ostello a Grundarfjordur e poco prima di entrare nel paese vediamo svariati arcobaleni, che ci accompagneranno per i due giorni in cui gireremo la penisola.
Dopo la spesa per la cena che faremo in ostello, rientriamo per sistemarci, cucinare e poi andare a dormire.

La casa di Eirik, dove al suo interno scopriremo un sacco di cose nuove sulla vita dei Vichinghi.

Impressioni
A papà Elia è piaciuto: la spiegazione di Eiriksstadir e la fattoria di Erpasstadir che sembra un piccolo Vannullo, una fattoria di mucche di bufala che si trova a Capaccio.
Non gli è piaciuto: la piscina perché abbiamo pagato per fare il bagno nelle alghe, e l'ostello perché non c'è il letto matrimoniale nella stanza da quattro, ma solo due letti a castello.

A mamma Eleonora è piaciuto:  la spiegazione di Eiriksstadir, la fattoria di Erpasstadir soprattutto per i bambini, mentre il gelato non era granché, e lavare la macchina, comodo e gratis, meglio di così! 
Non le è piaciuto invece l'ostello solo con letti a castello.

A Serena è piaciuto: il tubo rosso nella piscina, andare a fare la spesa con il carrellino per i piccoli, andare all'ostello, la spiegazione di Eiriksstadir, lavare la macchina, il gelato, le mucche che venivano muntu e il maialino a Erpasstadir.
Non le è piaciuto: la piscina perché c'erano troppe alghe e ha avuto un po' paura del maialino che era libero a Erpasstadir.

A Jacopo.è piaciuto: la piscina

A Lorenzo è piaciuto: la piscina e il gelato.

Sterrato, ma anche panorami incredibili e natura, natura, natura.

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