venerdì 26 agosto 2016

Islanda giorno d'arrivo e prima tappa

--->  IL VIAGGIO IN ISLANDA E' DURATO 17 GIORNI ED E' STATO TALMENTE INTENSO CHE ABBIAMO RACCOLTO MOLTISSIME IMPRESSIONI OGNI GIORNO QUINDI FAREMO PIU' POST INVECE CHE UNO SOLO  <----


Periodo
4 -5 agosto 2016

Luoghi visitati
Vikingworld a Reykjanesbaer, piscina comunale di Laugarvatn e Thingvellir National park.

Vikingworld visto dall'esterno.
Ristoranti
Eftidalur II a Laugarvatn (15km fuori dal paese)

Alloggi
Guesthouse Gardur a Gardur e Laugarvatn HI Hostel a Laugarvatn

Itinerario
04/08 Partenza la sera da Nizza con la compagnia low cost islandese WOWair (in ritardo!) e arrivo all'una di notte all'aeroporto internazionale di Keflavik. Notte in una guesthouse a 10 minuti dall'aeroporto dopo aver recuperato la macchina noleggiata con SADcars.
05/08 Dopo aver fatto bancomat (unica volta, le commissioni sono altissime e la moneta può essere tranquillamente non utilizzata perché hanno il pos anche nei posti più sperduti) nel piccolo villaggio di Gardur, che giriamo in cinque minuti con la macchina, ci dirigiamo verso il museo vichingo a Reykjanesbaer.
Dopo la visita veloce ci fermiamo a fare la spesa in paese (la nostra prima spesa nella catena discount Bonus, riconoscibile per il maialino rosa su sfondo giallo che ne è il logo) e a mangiare qualcosa di veloce in una bakari, ossia una panetteria.
Nel pomeriggio, durante la pausa siesta dei bimbi, giriamo in macchina il parco dei 100 crateri per poi dirigerci verso il parco nazionale di Thingvellir. Sotto la pioggia, facciamo una passeggiata per vedere i punti salienti e poi andiamo a posare le nostre cose all'ostello di Laugarvatn.
Ristorante non previsto, ma la receptionist ci da un ottimo suggerimento su una fattoria con ristorante che affaccia sulla stalla delle mucche e quindi, dopo un bagno ristoratore nella piscina del paese, andiamo a cena fuori prima di andare a dormire stanchi morti.

Il paesaggio del Thingvellir National park

Impressioni
A papà Elia è piaciuto: la passeggiata a Thingvellir, la nave vichinga al Vikingworld, il ponte sulla faglia che divide la placca americana da quella europea nel parco dei 100 crateri, il ristorante dove abbiamo mangiato (con vista sulla stalla), la birra e lo skyr.
Il bagno in piscina è stato carino per gli hot spot di acqua calda, ma la location non era chissà che.
Non gli è piaciuto invece trovare pochi benzinai fuori da Reykjavik.

A mamma Eleonora è piaciuto: fare il bagno nella piscina con gli hot spot caldi (prezzo accessibilissimo 500 isk gli adulti, gratis i bimbi e ci hanno pure prestato gli asciugamani), la passeggiata a Thingvellir e in particolare la chiesetta, la cubana che ci ha servito alla bakari e il ristorante, bella location e buon cibo (anche se l'aperitivo al siero di latte non mi ha convinto del tutto).

A Serena è piaciuto: la piscina, il museo (in particolare salire sulla nave), dormire la siesta in macchina, mangiare con le mucche e camminare sotto la pioggia a Thingvellir.

La passeggiata sotto la pioggia al Thingvellir National park
A Jacopo è piaciuto: la nave vichinga, camminare sotto la pioggia a Thingvellir, mangiare vicino alla casa delle mucche e camminare nella fattoria all'aperto fuori dal Vikingworld (zona gratuita).

A Lorenzo è piaciuto: il bagno in piscina (acqua calda e bassa, perfetto binomio), la nave vichinga dove poter strisciare e arrampicarsi un po' dappertutto e il pavimento di Vikingworld (tante piccole pietre attaccate che l'hanno mooooolto affascinato!).

Il pavimento del Vikingworld, piuttosto comune in tutta l'Islanda

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